“questa volta è diverso”, come dicevo la volta scorsa è la frase più ricorrente in questo periodo quando si parla dell’attuale crisi dei mercati finanziari.
Ed infatti nella scorsa puntata vi ho raccontato della crisi del 2000, ed abbiamo visto che effettivamente era diversa da quella attuale.
Oggi voglio parlarvi della crisi del 2008, diversa appunto da quella del 2000.
I presupposti di questa crisi, in realtà risalgono al 2003, quando negli Stati Uniti, aumentò in modo significativo l’erogazione di mutui ad alto rischio.
Venivano infatti, concessi mutui, anche a clienti che, in condizioni normali non avrebbero ottenuto credito, poiché non sarebbero stati in grado di fornire sufficienti garanzie.
Questo fece sì, che negli Stati Uniti il prezzo delle abitazioni crebbe in modo costante.
Per le banche era conveniente erogare mutui, anche ad alto rischio, considerando che nella peggiore delle ipotesi, avrebbero pignorato e rivenduto l’abitazione ad un prezzo più alto.
Poi qualche banca iniziò a cartolarizzare i mutui, e quindi a trasferire il rischio ad ignari risparmiatori.
Quando nel 2004 la FED (la banca centrale americana) iniziò a rialzare i tassi di interesse, il gioco si inceppò.
Scoppiò la bolla immobiliare, la crisi dei mutui sub prime mise in difficoltà il sistema bancario statunitense, fino ad arrivare al 15 settembre 2008 quando la quarta banca americana, la Lehman Brothers, dichiarò fallimento.
A questo punto si generò un’ondata di panico, che travolse tutto il sistema bancario e finanziario statunitense.
In breve tempo, la crisi dei mutui sub prime si trasferì all’economia reale statunitense ed europea, provocando una caduta di reddito e occupazione.
Le banche non si prestavano soldi tra loro, e tanto meno li prestavano a famiglie ed imprese, con conseguenti ripercussioni su consumi e investimenti.
Le interdipendenze commerciali tra paesi infine, comportarono una pesante riduzione del commercio mondiale.
E i mercati finanziari, come reagirono?
Saltò la quarta banca americana, il “contagio” (passatemi il termine) si estese in Europa e quindi in tutto il mondo.
A molti sembrò il funerale dell’economia moderna e quindi dei mercati finanziari, e sapete perché?
Ovvio, perché quella crisi era diversa dalle altre… ci sarebbero voluti decenni per tornare, forse, alla normalità…
Cosa è successo in realtà?
I mercati globali, MSCI world, dall’ottobre del 2007 al febbraio del 2009, in piena crisi, si sono deprezzati di oltre il 50%.
Ma dalle quotazioni del 2009, siamo arrivati alla fine dello scorso anno, dicembre 2019, con una crescita delle quotazioni di oltre il 200%.
Cosa ci insegna quanto detto finora? Le stesse cose della puntata scorsa che ora vi ripeto.
Punto primo. È vero, tutte le crisi sono diverse una dall’altra
Punto secondo. Le economie, ed i mercati finanziari globali, progrediscono comunque, nonostante le crisi e guerre.
Punto terzo, che è quello che mi tocca più da vicino. Le migliori occasione sui mercati finanziari, si hanno nei periodi di maggior paura, avendo naturalmente una strategia corretta.
È per questo, che proprio oggi, è necessario avere al proprio fianco qualcuno, che ci guidi ad adottare le giuste strategie e non a farci sopraffare dalla paura.
Bene, mi fermo qui, vi ringrazio per la vostra attenzione.
Se avete bisogno, telefonatemi, oppure scrivetemi.
Buona giornata, se volete, ci vediamo alla prossima video informativa.
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